Cosebelle Magazine nasce nel novembre 2010 da un’idea di Cristiana Rivellino Santella: l’esigenza era quella di realizzare un nuovo concetto di contenitore editoriale al femminile, che potesse esprimere un forte legame con il mondo reale. Architettura, musica, moda, design, cucina, arte, editoria, cinema ed illustrazione rappresentano la parte più significativa dell’offerta del magazine, cui si sommano contributi di attualità e una costante attenzione verso le iniziative principali in Italia e nel Mondo. Il vero obiettivo è fornire a chi legge un’armonica sintesi di contenuti che sono solitamente oggetto di una ricerca su siti dedicati: Cosebelle racconta con un tono ironico, personale e approfondito ciò che del mondo ci interessa.
SOTTOPELLE: INTERVISTA A VINIL
Oggi Cosebelle ha il piacere di farvi conoscere una tatuatrice italiana, Vinil.
Vinil è il nome d’arte di Ylenia Manzoni, una giovane artista dallo stile unico. Come si vede chiaramente dalle foto dei suoi lavori, è difficile “catalogarla” negli stili più comuni del tatuaggio che conosciamo: non è tradizionale, non è new school, è semplicemente il suo stile. L’influenza delle illustrazioni per bambini è evidente: le linee nette e definite, la semplicità delle figure donano ai suoi tatuaggi un senso di leggerezza, purezza. È la dimostrazione del fatto che a volte non servono tanti dettagli a rendere bello un disegno, se si è capaci di trasmettere così tanto con così pochi tratti.
COSEBELLE: Come hai iniziato a tatuare? Quando hai capito che il tatuaggio sarebbe diventato il tuo lavoro?
Vinil: Il mio mondo col tattoo è iniziato in modo molto casuale, ma sicuramente non per gioco. Dopo aver frequentato il liceo artistico lo step successivo era stata l’accademia di belle arti, ma non era il mio mondo, ritmi e concetti che non riuscivo a concepire e vivere. Dopo un anno e mezzo presi la decisione di mollare, non sapevo cosa fare nella vita, lavoricchiavo come cameriera nei week end, sapevo solo che il disegno doveva essere al centro della mia vita, non lo volevo assolutamente abbandonare. Da li, l’idea un po’ bizzarra, che non mi spiegavo nemmeno io: andare a chiedere al tattoo shop dove mi ero fatta tatuare per chiedere se servisse una mano. Non conoscevo il mondo del tattoo, ne tanto meno come funzionasse uno studio, il “caso” ha voluto che una mano effettivamente servisse e ho iniziato a fare l’assistente, dopo qualche mese e dopo aver visto la Milano Tattoo Convention, comprai la mia prima macchinetta, una ibrida, e iniziai a girare di casa in casa dagli amici che si prestarono come cavie.
CB: Il tuo stile nel tatuaggio è unico e molto riconoscibile. Quale percorso ti ha portato al tuo stile attuale? Quali sono gli artisti che ti hanno maggiormente influenzata?
Avevo comprato la mia prima macchinetta in convention, appunto, dopo aver visto lavorare una tatuatrice di fama internazionale: Amanda Toy. Lei su tutti è ed è stata la mia ispirazione, passando tra i vari stand fui letteralmente catturata dai suoi lavori e io pensai: voglio diventare come lei.
Trovare uno stile mio è stato difficile, arrivò dopo anni dai primi tatuaggi, sono sempre stata affascinata dalle illustrazioni per bambini e da li il passo è breve: Gemma Correll, Matt Stephens e Richard Scarry su tutti.
Quanto è stato difficile trovare la tua strada nel mondo dei tatuaggi, che è ancora prevalentemente maschile?
Fortunatamente per me, il fato è stato dalla mia parte, sono sempre riuscita a collaborare quasi subito con studi di tattoo, mi ritengo molto fortunata.
Il mondo del tattoo è si prevalentemente maschile, però ad oggi ci sono numerosissime tatuatrici; a livello professionale poi, preferisco di gran lunga il rapporto che si crea con colleghi maschi, pochi fronzoli, sono più diretti, ti dicono sempre ciò che pensano senza farsi troppi problemi, questo secondo me tra donnine è un po’ più difficile.
Anche tu, come molti tatuatori, hai cominciato a tatuare usando il tuo corpo come cavia?
Si, il mio primo tatuaggio me lo sono fatto nell’interno polpaccio. Quando devi iniziare a tatuare, i tatuatori d’esperienza consigliano quasi sempre di fare soggetti piccoli, così da poterli eventualmente coprire; presa dalla foga, ho fatto l’esatto contrario, mi sono fatta una bella “scrittona” un po’ grezza: First, con la gamba poggiata sul tavolo della cucina di casa.
Vinil lavora in diversi studi ed è spesso in giro per l’Italia come guest di vari tattoo shop; ecco dove la troverete prossimamente.
Solitamente si divide tra: Skin Fantasies a Bergamo e Traccia Bastarda a Imbersago (Lc)
Guest spot nei prossimi mesi: Trento (Aseptic); Grosseto (Luxury Tattoo); Pula (Elegant Ink); Pisa ( Scripta Manent); a dicembre sarà a Barcellona (L T W)
Abbiamo chiesto a Vinil di dedicare un suo disegno a Cosebelle, e questo è il suo regalo!